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Fatturazione elettronica: offerta per i medici OMCeO Bari


Pubblicato il 20 Aprile 2015


Fatturazione elettronica
 
Dal 6 giugno 2014 è diventata obbligatoria per le prestazioni nei confronti dei Ministeri, delle Agenzie Fiscali e degli Enti di Previdenza; dal 31 marzo 2015 l'obbligatorietà è estesa anche per tutti gli altri Enti Pubblici. Stiamo parlando della Fatturazione Elettronica, cioè l’inoltro telematico della fattura per vendita di beni e prestazioni di servizi nei confronti della Pubblica Amministrazione.
In pratica le ditte, le imprese ma anche i liberi professionisti che lavorano con la Pubblica Amministrazione non possono più inviare la classica fattura cartacea per la riscossione del dovuto, ma devono obbligatoriamente provvedere all’inoltro telematico. 
Questo “inoltro telematico” è strutturato con un sistema informatico piuttosto complesso in cui i dati della fattura vengono inoltrati ad un sistema di interscambio gestito dall’Agenzia delle Entrate e da qui dirottati all’Ente Pubblico che deve provvedere al pagamento.
La procedura interessa anche i Medici e gli Odontoiatri che svolgono prestazioni libero-professionali in favore di Enti Pubblici (ad esempio il Tribunale, l’INPS, l’INAIL, le ASL, gli Enti Locali, ecc.) e che adesso, per poter riscuotere il loro onorario, sono obbligati alla fatturazione elettronica.
 
Per poter assolvere a questo obbligo, il medico può agire in due modi:
1) acquistare un programma software o un servizio online di quelli comunemente in commercio che può gestire la procedura. Si segnala che, fra le offerte presenti in commercio, la ditta che fornisce le PEC agli iscritti all'Ordine sta proponendo una promozione che prevede la fornitura dell'applicativo di emissione di fattura elettronica a titolo gratuito per il primo anno; dal secondo anno in poi al costo di € 25,00 + IVA per l'invio e conservazione di oltre 100.000 fatture elettroniche.
http://fattpa.grammaservizi.it/apex/f?p=500:2
 
 
2) rivolgersi al proprio consulente fiscale di fiducia, in quanto i ragionieri, i commercialisti e i consulenti del lavoro possono svolgere il servizio in qualità di intermediari abilitati;