“Mentre Aspetti” “Qui curiamo TUTTI“

Il Consiglio Direttivo di questo Ordine ha adottato le Campagne di comunicazione Istituzionale intitolate “Mentre Aspetti” e “Qui curiamo TUTTI” per condividerle con le Divisioni di Pronto Soccorso delle strutture ospedaliere di Bari e Provincia, al fine di attivare una comunicazione positiva con i pazienti e i loro familiari per prevenire episodi di violenza contro i professionisti e gli operatori assistenziali sanitari.

La prima campagna “Mentre Aspetti” cerca di mostrare a chi attende in sala di aspetto cosa avviene al di là di quella porta chiusa che hanno varcato i pazienti:

Mentre aspetti pensa che ci stiamo prendendo cura della persona che ami
Mentre aspetti pensa che unico nemico qui malattia
Mentre aspetti, pensa che una diagnosi richiede tempo

Sono queste le headline dei poster che mettono in luce i punti di forza del nostro Servizio Sanitario Nazionale. In coda ad ogni messaggio, la campagna fa appello ai cittadini: “In Pronto Soccorso ce la mettiamo tutta per aiutarti. Sii paziente”

La seconda campagna “Qui curiamo TUTTI ” mette invece in evidenza le possibili conseguenze penali di un’aggressione al personale sanitario e sottolinea anche in questo caso il carattere universale, equo e solidale del SSN. L’immagine ritrae una dottoressa che guarda l’interlocutore dritto negli occhi e cerca di stabilire un canale di comunicazione per spiegare in cosa consiste il proprio lavoro e perché talvolta i cittadini siano costretti ad aspettare

Lavoriamo ore e ore per questo

È evidente che il problema della violenza non possa risolversi senza interventi strutturali che colmino le carenze di personale e garantiscano condizioni di lavoro sicure ai medici. Tuttavia anche un’azione culturale può servire ad incidere sul modo in cui i cittadini guardano al Servizio Sanitario Nazionale come bene comune da tutelare. Proprio da queste considerazioni nasce l’idea di queste campagne di sensibilizzazione che puntano a rafforzare il rapporto medico-paziente spesso logorato da cause esterne all’operato dei medici e di cui i medici e gli operatori sanitari tutti sono le prime vittime